Conferenza internazionale sulla biodiversità : una figuraccia e una fine improvvisa
Lo stato della biodiversità è allarmante sia a livello mondiale, sia in Svizzera. Di recente il riccio comune è entrato nella Lista rossa delle specie minacciate dell’IUCN. Ma la COP16, la conferenza ONU dedicata alla biodiversità si è chiusa sabato a Cali, in Colombia, con dei risultati al di sotto delle aspettative.
I fatti sono chiari e confermati dall’evidenza scientifica. Tuttavia in occasione della più grande conferenza sulla biodiversità mai organizzata a livello mondiale, gli Stati partecipanti non sono riusciti a trovare un accordo sulle misure chiave. Mentre due anni fa erano state adottate 32 misure concrete per proteggere la biodiversità in maniera efficace, la scorsa settimana non si è stati in grado di chiarire temi cruciali come i finanziamenti e, come è logico che sia, per poter attuare qualsiasi tipo di misura sono necessari fondi.
Il ministro dell'ambiente Albert Rösti si distingue per la sua assenza
Al termine della conferenza non è stato possibile procedere alla votazione di alcuni importanti temi, questo perché molte/i delegate/i erano già partite/i per non rischiare di perdere i loro voli... perlomeno, però, sono intervenuti alla conferenza. Non si può dire lo stesso del ministro dell'ambiente svizzero Albert Rösti il quale, a differenza di oltre 100 altri ministri dell'ambiente e di diversi capi di Stato, si è fatto notare per la sua assenza.
Il consigliere federale dell’UDC ha preferito sostenere l'ampliamento delle autostrade nella trasmissione televisiva «Arena». Sei settimane dopo il voto sull'Iniziativa biodiversità , un rappresentante del Governo svizzero fa propaganda per la distruzione di preziose aree agricole e forestali nell’Altopiano, invece di proteggere e promuovere la biodiversità .
La Svizzera ha mancato di dare un contributo alla conferenza anche in altri modi. Si è presentata senza un piano d'azione nazionale, nonostante l’impegno in tal senso assunto in occasione dell'ultima conferenza sulla biodiversità .
Forse perché se ne vergogna? Il nuovo piano d’azione prevede unicamente la realizzazione di studi e perizie, ma nessuna misura concreta che vada realmente a beneficio della biodiversità . Tuttavia è ben chiaro che per poter tutelare adeguatamente le nostre risorse vitali occorre agire immediatamente.
Consiglio federale e Parlamento hanno trovato, con facilità , 5.300 milioni di franchi per finanziare l’ampliamento delle autostrade. Questa cifra permetterebbe di finanziare il piano d'azione per ben 1590 anni, benché sia del tutto inadeguato e abbia come scopo principale produrre studi, concetti e pareri di esperte ed esperti. In questo momento non serve ulteriore carta, ma misure efficaci di protezione e promozione della biodiversità .