Iniziativa biodiversitĂ 

Una maggioranza risicata della Commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati si rifiuta di trovare una soluzione rapida alla crisi della biodiversità

Berna. 30 ottobre 2023: una ristretta maggioranza della CAPTE-S (Commissione dell'ambiente, della pianificazione e dell'energia del Consiglio degli Stati) ha rifiutato di accettare il controprogetto indiretto all'Iniziativa biodiversità per la seconda volta di fila. L’Associazione promotrice e Il Comitato d'Iniziativa sono sconcertati dal fatto che alcuni, pochi membri della CAPTE-S ostacolano una rapida soluzione alla crisi della biodiversità. Questo malgrado il Consiglio federale, il Consiglio nazionale, i Cantoni, l'Unione delle città, l'Associazione dei comuni e diverse altre associazioni, economiche e non, sostengano un controprogetto indiretto all'Iniziativa biodiversità e, così facendo, la tutela delle nostre risorse vitali. Durante la sessione invernale, il Consiglio degli Stati ha l'ultima opportunità di correggere questa situazione incaricando la propria Commissione di redigere una revisione della LPN in conformità con il rapporto presentato dall'UFAM.

Per l'Associazione promotrice e il Comitato d’iniziativa è incomprensibile che la Commissione dell’ambiente abbia respinto un controprogetto semplificato sulla base del rapporto dell’UFAM e che tiene conto di tutte le preoccupazioni espresse al Consiglio degli Stati in estate. L’agricoltura è stata per esempio completamente esonerata dal controprogetto indiretto. Il neoeletto Consiglio degli Stati ha ora la possibilità di correggere la decisione della sua ristretta maggioranza commissionale.

Durante tutte le discussioni parlamentari relative all'Iniziativa biodiversità, l’Associazione promotrice e il Comitato d’Iniziativa si sono mostrati aperti al compromesso: così hanno deciso di ritirare l'iniziativa popolare "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)'" a condizione che il Parlamento approvi un controprogetto indiretto elaborato sulla base del rapporto UFAM, sottoforma di revisione della legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN). La decisione è stata presa perché un controprogetto consente di adottare rapidamente misure per la protezione delle nostre risorse vitali. Dopo la decisione di ora presa dalla sua Commissione, il Consiglio degli Stati può ancora adottare delle misure correttive nella sessione invernale e permettere la concretizzazione del compromesso sulla base di quanto proposto dall'UFAM.

CITAZIONI

"La Svizzera è il paese industrializzato con la più alta percentuale di specie minacciate e la più bassa percentuale di aree protette. Nonostante ciò, una ristretta maggioranza della Commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati ha respinto una revisione della legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN), revisione nella quale confluivano i punti di criticità emersi durante la discussione agli Stati di giugno e che oltretutto era molto meno incisiva rispetto a quella proposta dal Consiglio federale. Per dare un contributo alla conservazione delle nostre risorse vitali anche per le generazioni future, spetta ora al Consiglio degli Stati entrare in materia perlomeno su questo controprogetto molto meno incisivo."
Raffael Ayé, direttore di BirdLife Svizzera

"La biodiversità fornisce cibo, rende disponibili principi attivi per realizzare farmaci, è fondamentale per il clima e garantisce spazi di ristoro e tranquillità. Ci appelliamo al Consiglio degli Stati nella sua nuova composizione affinché entri in materia e permetta che nella sessione invernale si esamini un controprogetto indiretto conforme al rapporto dell’UFAM. Ciò consentirà di agire rapidamente contro la crisi della biodiversità”.
Sarah Pearson Perret, direttrice romanda di Pro Natura

L’Iniziativa biodiversità è sostenuta da una vasta alleanza di associazioni provenienti dagli ambiti più disparati – come la protezione della natura, la caccia, la pesca, l’agricoltura, le chiese, la protezione delle Alpi e del clima.

Comunicato stampa della Commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati

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