Iniziativa biodiversità

Il Consiglio nazionale propone un compromesso meritevole di essere preso in considerazione

Dopo tre giorni di dibattito, il Consiglio nazionale ha raccomandato il rigetto dell’Iniziativa biodiversità, ma ha altresì migliorato il suo controprogetto. Il nuovo strumento delle aree di biodiversità adottato dal Consiglio nazionale è una soluzione di compromesso con il potenziale di promuovere la biodiversità se ben attuato. L’associazione promotrice dell’Iniziativa biodiversità apprezza il fatto che il Consiglio nazionale non abbia voluto limitarsi a un mero esercizio contabile in cui si contrattano percentuali di superficie. Ora spetta al Consiglio degli Stati assicurare l’infrastruttura ecologica necessaria per superare la crisi della biodiversità – in particolare, prevedendo le risorse necessarie per i Cantoni.

La biodiversità ci fornisce servizi ecosistemici essenziali alla sopravvivenza come l’impollinazione, una migliore fertilità del suolo, la protezione dall’erosione e da fenomeni meteorologici estremi. Gli ecosistemi intatti immagazzinano CO2 e acqua e sono quindi i migliori alleati contro i cambiamenti climatici. Senza una protezione più efficace della biodiversità e quindi degli ecosistemi, la nostra sicurezza alimentare e la nostra prosperità sono minacciate. Il Consiglio federale stima che i costi economici di inazione in materia di protezione della biodiversità ammonteranno a circa 14-16 miliardi di franchi all’anno.

«I costi della perdita di biodiversità in Svizzera saranno tanto maggiori quanto più aspettiamo ad agire risolutamente», precisa Raffael Ayé, Direttore di BirdLife Svizzera. «Per preservare la biodiversità in Svizzera e quindi i servizi ecosistemici indispensabili per l’economia e la società, abbiamo bisogno finalmente di un’infrastruttura ecologica di qualità svizzera.»

«Affinché la nostra economia e la nostra società possano continuare ad avvantaggiarsi dei servizi ecosistemici della natura, sono necessarie un’estensione della protezione e una promozione della biodiversità in base alle conoscenze scientifiche ovunque: nelle montagne, nei boschi, negli insediamenti e anche nelle zone agricole. La sicurezza dell’approvvigionamento alimentare può essere garantita a lungo termine solo se sono assicurati servizi ecosistemici come la fertilità del suolo e l’impollinazione», spiega Sarah Pearson Perret, Segretaria romanda di Pro Natura.

Più di un terzo di tutte le specie animali e vegetali in Svizzera è minacciato o già estinto. Le zone protette in Svizzera sono generalmente troppo piccole per gli habitat, le specie e gli ecosistemi minacciati e prioritari. Per questa ragione è importante completare e interconnettere le zone centrali.

«Il Consiglio nazionale ha soppresso la promozione della cultura della costruzione dal controprogetto indiretto», rileva Stefan Kunz, Segretario generale del Patrimonio svizzero. Questo impegno sarà ora trasferito mediante mozione separata (22.3892) nel prossimo messaggio sulla cultura 2024. «A questo riguardo ci aspettiamo dal Parlamento che agisca risolutamente nel senso dell’Iniziativa», aggiunge Stefan Kunz.

Il controprogetto è un passo nella giusta direzione. In particolare lo strumento delle aree di biodiversità proposto dal PLR e sostenuto dal Consiglio federale, consente di combinare protezione e utilizzazione. Ora è necessario che il Consiglio degli Stati apporti i seguenti miglioramenti alla proposta del Consiglio nazionale.

  1. Mezzi finanziari per le indispensabili e urgenti risorse di personale. Affinché l’infrastruttura ecologica possa essere attuata in tutti i settori, La Confederazione deve sostenere i Cantoni nella messa a disposizione delle risorse di personale, necessarie anche per elaborare, d’intesa con le parti interessate, le misure da adottare nelle zone di biodiversità.
  2. La valorizzazione delle bandite di caccia e dei corridoi faunistici non va solo sostenuta finanziariamente ma dev’essere oggetto di una regolamentazione vincolante.
  3. Un impegno effettivo in favore della protezione e della promozione della biodiversità in tutte le pertinenti politiche settoriali, poiché l’infrastruttura ecologica va sviluppata in tutti gli habitat.
  4. La promozione di una cultura della costruzione di qualità (art.17b,c LPN) va integrata nella LPN nel quadro del messaggio sulla cultura (2024); rimane una parte importante del controprogetto indiretto.